“Noi facciamo la nostra piccola parte, ma il merito vero va a tutte le organizzazioni che sempre di più stanno capendo l’importanza di prendere sul serio il digitale, che mettono in campo delle reali strategie di trasformazione.
Negli ultimi mesi ho veramente apprezzato l’enorme sforzo che tante organizzazioni non profit hanno fatto e stanno facendo per riuscire ad utilizzare il potenziale del digitale per continuare ad avere un impatto e, in certe circostanze, per aumentare l’impatto che hanno”.
E’ questa la premessa di Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup Italia – che promuove la tecnologia al mondo del non profit -, all’incontro di mercoledì 2 dicembre dal titolo “Smart working e metodo Agile: introduzione alla trasformazione digitale”.
Un appuntamento nel corso del quale Fabio Fraticelli ha accompagnato gli Enti del Terzo Settore in un percorso dedicato a quanto oggi offrono le tecnologie, per gestire lo smart working e non perdere il filo con le attività, pur essendo costretti a casa.

Molte organizzazioni negli ultimi mesi, malgrado la propria volontà, hanno dovuto rapidamente cambiare le proprie abitudini per far fronte alle condizioni ambientali. Alcuni segnali testimoniano inequivocabilmente questa trasformazione: i cambiamenti delle abitudini di consumo – con un’incredibile crescita dell’e-commerce e del delivery -, le nuove abitudini nel fruire di vari servizi che per decine di anni sono stati scontati e consolidati nelle loro modalità di erogazione.
Questi trasformazioni raccontano di un “new normal”. E c’è un approccio, esistono strumenti, che possono aiutare gli ETS ad organizzare e vivere meglio il lavoro nelle nuove modalità.

“Ma mai confondere gli strumenti con i fini. – ha sottolineato Fraticelli – Il digitale per il gusto del digitale non ha alcun senso. Il digitale come strumento per fare istruzione, mantenere in vita delle attività commerciali anche piccole e di prossimità, avere delle abitudini di consumo e di vita più sostenibili, è, invece, qualcosa di estremamente attuale e delinea il modo con il quale le nostre vite sono cambiate e continueranno a cambiare nel nostro futuro”.

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